Altra grana per Google, che negli ultimi mesi fatica a sedare la vena accusatrice di aziende concorrenti e organi antitrust. Ultimo in ordine di tempo a schierarsi contro il colosso di Mountain View è l’operatore americano AT&T, che ha invitato la Federal Communications Commission a investigare sul servizio ‘Voice’, accusato di violare la legge federale sulle telecomunicazioni. Al centro della diatriba c’è la restrizione di ‘Voice’ verso le chiamate in certe aree tramite operatori che imporrebbero ai clienti tariffe elevate e permette agli utenti di eludere il contratto con la compagnia di riferimento. Gli altri operatori statunitensi non hanno questa opzione. “ A differenza dei tradizionali operatori, Voice è un software internet gratuito, e dunque non deve sottostare alle leggi tradizionali come gli altri – ha detto Richard Whitt, consulente legale di Google – Voice non è un’alternativa ai tradizionali servizi telefonici. Tanto è vero che per sfruttarlo serve avere una linea o una connessione wireless preesistente” . Le lamentele di AT&T seguono di qualche settimana lo scontro tra Google e Apple , con quest’ultima che ha escluso l’application ‘Voice’ dall’elenco dei software scaricabili per iPhone, proprio perché avrebbe potuto competere con il servizio offerto da AT&T, operatore unico per il Melafonino negli Usa.
Usa: AT&T contro Google Voice

Guarda anche: