Il disordine in Rai cresce di settimana in settimana. L’ultimo scossone alla stabilità di Viale Mazzini l’ha dato il direttore del Tg1, Augusto Minzolini, che con l’editoriale mandato in onda sabato sera ha spaccato in due la redazione del telegiornale di Raiuno e rinfocolato le polemiche intorno al servizio pubblico. Minzolini ha avuto parole dure per la manifestazione a favore della libertà di stampa tenutasi sabato pomeriggio a Roma , difendendo invece Silvio Berlusconi e il suo diritto a querelare i quotidiani La Repubblica e L’Unità. Questo, in sintesi, il contenuto dell’intervento durante il telegiornale di prima serata. Intervento che ha fin da subito creato scompiglio dentro e fuori gli uffici della Rai. “Il Tg1 non è mai stato schierato, nella sua storia, contro alcuna manifestazione. Il direttore lo ha allineato contro la manifestazione del sindacato unitario dei giornalisti per la libertà d’informazione, cui ha aderito una moltitudine di cittadini. Il Tg1 ha per sua tradizione un ruolo istituzionale, non è un tg di parte. È il tg di tutti i cittadini, anche di quelli che hanno manifestato per chiedere il rispetto dell’articolo 21 della Costituzione. E cui sbrigativamente è stato detto di aver fatto una cosa ‘incomprensibile’”. Questo il contenuto del comunicato diramato dal Comitato di redazione, che ha richiesto ai vertici aziendali un incontro per discutere del fatto. La risposta del direttore non si è fatta attendere. “E’ la dimostrazione che c’è chi manifesta per la libertà di stampa, ma è intollerante verso chi ha una opinione diversa” ha detto Minzolini della reazione del Cdr, aizzando ulteriormente lo scontro interno e trovando supporto nelle rutilanti dichiarazioni del portavoce del Pdl Capezzone: “Contro Minzolini si è schierato un piccolo e ridicolo soviet, grigi burocrati del peggiore giornalismo” Di altro tenore le parole del Presidente Rai Paolo Garimberti, che ha definito “assolutamente irrituale” l’iniziativa del giornalista responsabile del Tg1 , prefigurando un colloquio con il direttore generale Mauro Masi per discutere di quanto accaduto. Anche Sergio Zavoli, presidente della Vigilanza, reagisce allarmato al caso Minzolini, mentre Maurizio Gasparri respinge le accuse al direttore e attacca Garimberti: “E’ inaudito che il presidente della Rai tenti di mettere il bavaglio al direttore del Tg 1. Garimberti ha taciuto sulle prostitute in prima serata per fare audience e si dimostra fazioso nei confronti di Minzolini” ha detto il presidente dei senatori del Pdl. Categorica anche la risposta della Fnsi che, rimarcando il successo della protesta di sabato (di cui era promotrice), ha definito “lo scandaloso editoriale di Minzolini” come “una ragione in piu’ a sostegno della validità della manifestazione” Nel susseguirsi del can can mediatico e istituzionale all’editoriale del Tg1, si rischia di dimenticare i telespettatori della prima rete Rai, che hanno reagito immediatamente alla provocazione del direttore di testata , esplicitando il proprio dissenso. “La nostra posta elettronica è piena di mail molto dure” diceva un comunicato letto nell’edizione delle 20.30 di ieri. Il pubblico del servizio di Stato ha battuto uno e più colpi, anche se lo scontro, chiaramente politico, si gioca su altri campi. La polemica vola alta e finge di non notare.
Rai-caos: il Tg1 rinfocola la polemica

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