Imputato a Milano nel processo sulla compravendita dei diritti televisivi di Mediaset, Silvio berlusconi ha chiesto tramite i suoi legali un tempo “congruo” per valutare se ricorrere al rito abbreviato, senza però ottenere proroghe, negategli dai giudici. Il presidente del Consiglio, impossibilitato per impegni pregressi a partecipare all’udienza odierna, ha inviato una missiva ai giudici nella quale spiega la sua volontà di deporre in maniera spontanea al processo , mentre i legali hanno sconsigliato questo approccio perché proceduralmente poco corretto. Il dibattimento di oggi riprende quello sospeso lo scorso 14 dicembre e ha per oggetto la compravendita dei diritti televisivi e cinematografici con società statunitensi per 470 milioni di euro, operazione che sarebbe stata compiuta da Fininvest tra il 1994 e il 1999, sfruttando società off-shore allo scopo di aggirare il fisco italiano e creare fondi neri a favore di Berlusconi. Oltre al premier sono indagati anche il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, l’avvocato britannico David Mills e altre sei persone.
Berlusconi impegnato, ma niente processo breve

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