Leggendo i giornali esteri di oggi spicca una buona notizia per il nostro Paese: la condanna per le violenze della polizia al G8 di Genova. Sembra una provocazione, ne sono consapevole, ma al di là di ogni valutazione politica è bene capire cosa sta accadendo per questo fatto nella stampa internazionale e perché questa sentenza è un bene per l’Italia. Non ci interessa qui capire se i magistrati siano bolscevichi o ci sia un complotto giudaico massonico, ma solo come all’estero sia vissuta la vicenda del G8 e come questa abbia influenzato la credibilità del nostro Paese. Basta sfogliare le testate online e si capisce che nella quasi totalità dei casi i fatti di Genova sono stati descritti come un evento drammatico di repressione poliziesca. E’ stato un colpo importante alla reputazione dell’Italia , in un contesto che, è inutile nascondercelo, ci vede considerati spesso come un Paese anomalo, per usare un eufemismo. La stampa internazionale ci descrive quasi unanimemente come un paese a informazione unificata, in condizioni di limitazione democratica. Inutile far finta che non sia così . In questo contesto, a prescindere che la sentenza sia giusta o meno (non ho letto le 630 mila pagine di atti giudiziari, e giurerei nemmeno i commentatori politici che ieri hanno pontificato davanti ai Tg), il fatto che la magistratura abbia condannato severamente coloro che nelle istituzioni sono considerati colpevoli di violenze e aggressioni è ci dà credibilità. I giornali oggi scrivono che la “legalità resiste”, che la “magistratura italiana ha fatto il suo lavoro”, che “il governo non è onnipotente, esistono ancora sacche di indipendenza nelle istituzioni italiane” Insomma l’Italia con questa sentenza riconquista punti tra gli opinion maker dei media stranieri, e ridà un po’ di fiducia agli investitori internazionali che hanno bisogno di credere che i loro interessi possono essere tutelati anche nel nostro Paese.
G8 di Genova e i media stranieri

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