L’edizione 2011 della seconda prova di maturità è stata probabilmente quella in cui si è battuto ogni record per quanto riguarda la diffusione su web (e l’attendibilità) delle notizie relative alle tracce d’esame. Pochi minuti dopo l’apertura delle buste online era possibile trovare non solo il titolo della versione di Seneca per il liceo classico, ma soprattutto una fedele e corretta traduzione. Un po’ di più c’è voluto per sapere che allo scientifico erano stati assegnati studi di funzione, calcolo di massimi e minimi, integrali. Ed è sembrato subito chiaro ai frequentatori del web che il secondo problema era un po’ troppo difficile: e la Rete è stata invasa dal tam tam con disperate richieste d’aiuto. Aiuto che pare in diversi hanno provvidenzialmente trovato: il 32% dei maturandi ha confessato di essere riuscito a copiare tutto da internet, nonostante le minacce di vedere la prova invalidata e i controlli per impedire ai ragazzi l’uso di palmari e cellulari.
Tra Seneca e studi di funzione, la maturità è sempre più online

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