Ci sono alcuni dei maggiori registi italiani, come Moretti, Bellocchio, Sorrentino, Olmi, Amelio, Tornatore, fra le ‘vittime’ della sentenza dei giudici del Tribunale amministrativo del Lazio, che ha annullato i Premi di qualità assegnati per il 2006 a dieci film dalla Commissione del Ministero per i beni culturali . Come conseguenza pratica per i beneficiari (che potranno comunque appellarsi) dei 250mila euro ciascuno, andati a Il caimano di Moretti, La sconosciuta di Tornatore, Il regista di matrimoni di Bellocchio, Centochiodi di Olmi, L’amico di famiglia di Sorrentino, Nuovomondo di Crialese, La stella che non c’é di Gianni Amelio, Il vento fa il suo giro di Giorgio Diritti, La terra di Sergio Rubini, Lettere dal Sahara di Vittorio De Seta, potrebbe esserci la restituzione dei soldi ottenuti e destinati per il 71% ai produttori e il restante 29% a registi, soggettisti, sceneggiatori, autori di musiche, fotografia, scenografia e montaggio. E’ stato stabilito infatti che i componenti della Commissione in carica al momento in cui il Ministero deciderà di sottoporre i film al loro giudizio, dovranno assistere alla proiezione, tutti insieme e in sala cinematografica, non solo dei 10 film vincitori, ma anche degli altri 70 che concorrevano nel 2006 ai premi di qualità. Alla base dell’annullamento c’é il ricorso all’assegnazione dei premi presentato della casa di produzione Luna Rossa, che si era vista negare il riconoscimento all’ultimo film di Mario Monicelli, Le rose del deserto . Nel ricorso si contestava la validità della dichiarazione dei giurati “di aver visto o di conoscere, comunque, tutte le opere concorrenti” che erano in totale 80.
Il Tar annulla i Premi Qualità 2006

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