La ridda di polemiche sul datagate e sul software Prism non accenna a diminuire . Nelle scorse ore è intervenuto anche Keith Alexander, capo della National security agency, l’agenzia governativa americana che ha messo sotto controllo il web d’Oltreoceano. Prism è in grado di raccogliere informazioni in tutto lo spettro internet e di raffrontarle in maniera da comporre vere e proprie tele, tracciando così le attività online degli utenti: e-mail, siti visitati, attività social, nulla sfugge al suo occhio, ma secondo Alexander tutto questo non è servito a spiare gli americani, ma “a sventare cinquanta attentati” in una ventina di Stati nel mondo. Il numero uno della Nsa ha ribadito l’utilità del software, attaccando l’ex dipendente Cia Edward Snowden, la talpa del datagate, le cui rivelazioni avrebbero provocato “danni irreversibili” che hanno “aiutato i nemici del Paese” .
Prism non spia, sventa attentati, parola di Nca

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