Nei prossimi tre anni il Datagate costerà tra i 21,5 e i 35 miliardi di dollari ai cloud provider statunitensi. A rivelarlo è l’organizzazione indipendente Information Technology and Innovation Foundation che sottolinea come migliaia di clienti nel mondo potrebbero non rinnovare o aprire nuovi contratti. Come riporta il Washington Post, citando la ricerca, il 10% delle aziende fuori dai confini Usa ha già cancellato i propri accordi c on i provider americani, mentre il 56% degli intervistati dicono di non sentirsi sicuri quando usano cloud Usa proprio a causa del Datagate. I primi segnali sul fatto che i dati forniti alle società statunitensi non fossero al sicuro erano arrivati ben prima del Datagate, con il Patriot Act, la legge federale approvata dopo gli attentati terroristici dell’11 settembre 2001 che rinforza il potere dei corpi di polizia e di spionaggio. Lo stesso Parlamento europeo in un rapporto dell’ottobre 2012 ha sollevato le stesse preoccupazioni.
Datagate, debacle per i cloud provider statunitensi

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