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9 Ottobre 2013 | Attualità

Più lettori, meno mercato: l’editoria zoppica

Il rapporto annuale sullo stato di salute dell’editoria italiana , presentato come sempre alla Buchmesse di Francoforte , non lascia adito a dubbi: nonostante gli appassionati del libro siano in aumento, aiutati anche dalle tecnologie digitali, il mercato perde colpi e il settore soffre. I dati rivelati dall’Associazione italiana editori dicono che il 46% degli italiani sopra i sei anni è ascrivibile al gruppo dei lettori . Si tratta di 26 milioni di persone, una quota in leggera crescita rispetto al 2012, sebbene il numero degli interessati ai libri resti inferiore alla media europea. Le vendite, comunque, hanno registrato una nuova battuta d’arresto, con un decremento del 5,4% per quanto riguarda librerie (fisiche e digitali) e grande distribuzione. Rispetto al 2011, il passo indietro è addirittura del 13,6%, e questo nonostante la diffusione sempre più capillare di internet, con servizi come Amazon, Kobo e Google Books, che tra edizione cartacee e digitali valgono ormai il 13% del mercato. Stando a quanto dicono gli editori, nel corso degli ultimi dodici mesi è cresciuto il segmento degli e-book e delle vendite via web , che tra edizione cartacee e digitali valgono ormai il 13% del mercato, mentre le librerie si assestano al 73%. Nel complesso, la svolta internet non basta a sviluppare un volume d’affari ‘in attivo’. I lettori forti, che acquistano più di sette libri l’anno, rappresentano numericamente il 30% del totale, e da soli generano il 41% delle vendite. Gli editori chiedono, come sempre, una politica culturale che aiuti la diffusione della lettura e protegga i loro prodotti . E dunque, Iva parificata (e agevolata al 4%) tra cartacei ed e-book, il rispolvero dell’agenda digitale con attenzione particolare ai contenuti e un aggiornamento delle norme sul diritto d’autore. L’Italia sconta un ritardo su tutto il fronte, ma oltre alle questioni strutturali sembrano mancare idee, editoriali e commerciali. Non a caso anche l’export ha registrato segno negativo: -10% per quanto riguarda la vendita dei diritti e meno libri nostrani pubblicati all’estero (nel 2000 erano il 23% del totale, oggi sono il 20%). 

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