Il 40% dei ragazzi sopra i 14 anni non ha mai avuto limiti di orario dai genitori rispetto all’utilizzo di videogiochi, computer e tv. Il 25% vede spesso in televisione film non adatti ai minori, il 27% ha visitato, almeno una volta, pagine web con contenuti non idonei e il 22% ha videogiocato con giochi sconsigliati per la sua età. Sono alcuni dati emersi dall’indagine promossa dal Moige e curata da Tonino Cantelmi, professore incaricato di Psicologia dello sviluppo e dell’educazione alla Lumsa di Roma. La ricerca è stata condotta nelle scuole elementari, medie e superiori, e secondo i promotori della ricerca evidenzia una “emergenza educativa” . Il 52% del campione afferma di trascorrere fino a due ore al giorno davanti al piccolo schermo, e un minore su 5 ci resta anche fino a 5 ore. Quanto al computer, il 38% trascorre davanti al monitor da 1 a 3 ore , quasi sempre connesso ad internet. Abbandonata la tv, o magari mentre la guardano, i ragazzi cercano svago e relax, ma solo 1 su 10 si connette per studiare e fare ricerche, tutte le altre motivazioni rimandano ad aspetti ricreativi come chattare, ascoltare musica, guardare immagini e, qualche volta, ad attività illecite come scaricare film e musica. Internet è sicuramente il luogo privilegiato per la vita relazionale, infatti il 24% del campione si connette soprattutto per chattare; 1 su 5 ha incontrato le persone che ha conosciuto on line e il 13% dei ragazzi tra i 14 e i 20 anni ha scambiato il proprio numero di cellulare durante una conversazione in chat. Un adolescente su 5 dichiara di aver sempre o spesso cominciato una relazione tramite Internet. Infine, alla domanda “sei iscritto ad un social network? ” 6 ragazzi su 10 rispondono di sì, ed anche a più di uno contemporaneamente. Il 96% degli intervistati è iscritto a Facebook.
Nativi digitali, è emergenza educativa

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