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18 Febbraio 2014 | Attualità

Facebook e big data dettano i flussi dell’amore

Più post, uguale single. Meno contenuti in bacheca, invece, equivalgono a una relazione sentimentale appena cominciata. Questa la teoria degli esperti di big data, che analizzando le informazioni provenienti da Facebook sono riusciti a determinare gli andamenti delle relazioni sentimentali degli utenti del social network . Il sito di Mark Zuckerberg possiede una miriade di dati anche persone su ciascun iscritto : interpretandoli si è dedotto che una ‘normale’ amicizia online è caratterizzata da una intensa attività di social networking, con video, status e fotografie postate con assiduità, mentre quando l’amicizia si tramuta in amore, la quantità dei post pubblicati cala in fretta e vistosamente. Il diagramma di Cupido 2.0 nasce dallo studio dei flussi comunicativi su Facebook tra il 2010 e il 2013 e crea una curva che traccia il passaggio dallo status di ‘single’ a quello di ‘in una relazione’. Come accade nel mondo reale, la fase di corteggiamento online è caratterizzata da incursioni sul profilo della persona d’interesse, che viene poi coinvolta con link condivisi e tag. Nel mentre, ci sono i messaggi in privato e allo scambio di dettagli sempre più personali. Quando i due contatti diventano davvero una coppia, le interazioni via social network calano immediatamente del 5-10%. Anche se tutto, a questo punto, è più dolce e meno frenetico del corteggiamento digitale.

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