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3 Ottobre 2022 | Innovazione

Benessere digitale, l’Italia scala la classifica mondiale

Il Digital Quality of Life Index 2022, che fa il punto sullo stato del benessere digitale dei singoli paesi., valutando la qualità della vita digitale e come le diverse nazioni riescono a fornire le necessità digitali di base ai loro cittadini.

Su un totale di 117 paesi, l’Italia si è posizionata al 19° posto per benessere digitale, migliorando di 8 posizioni rispetto all’ultima rilevazione.

Cinque i parametri presi in considerazione, con 14 indicatori: qualità di Internet, e-government, e-infrastrutture, accessibilità a Internet e e-security, comparati sulla base delle informazioni fornire dalle Nazioni Unite, dalla Banca Mondiale, di Freedom House, dall’Unione Internazionale delle Comunicazioni, più altre fonti minori.

Tra questi cinque parametri, il punteggio migliore l’Italia l’ha ottenuto nell’accessibilità a Internet (12° posto), mentre il peggiore è stato quello della qualità di Internet (42° posto a livello globale).

I servizi di e-security sono al 17° posto, mentre le infrastrutture e l’e-government sono rispettivamente al 23° e al 26° posto.

La qualità di Internet dell’Italia, considerando la velocità, la stabilità e la crescita, è migliore del 10% rispetto alla media globale. Per quanto riguarda la sola velocità di internet, la rete fissa a banda larga italiana colloca il nostro Paese al di sopra di quella mobile nella classifica globale, con una velocità di 108,5 Mbps/s (39° posto a livello mondiale).

L’accessibilità a Internet dell’Italia è appunto al 12° posto nel mondo: gli italiani possono acquistare 1 GB di Internet mobile con 20 secondi di lavoro al mese, il 48% in meno rispetto alla Spagna. Tuttavia, rispetto a Israele, che ha l’Internet Mobile più conveniente del pianeta (5 secondi per 1 GB), gli italiani lavorano 4 volte di più.

L’accessibilità economica è migliorata rispetto all’anno precedente, facendo lavorare le persone 12 secondi in meno per permettersi lo stesso servizio di Internet Mobile. La banda larga fissa costa ai cittadini italiani circa 2 ore e 29 minuti del loro tempo di lavoro mensile. Per permettersela, gli italiani devono lavorare 8 volte di più rispetto ai cittadini israeliani, per i quali il pacchetto più conveniente costa solo 19 minuti di lavoro al mese. Dall’anno scorso, l’Internet a banda larga è diventato meno accessibile in Italia, costringendo le persone a lavorare 6 minuti in più per permettersi un servizio Internet a banda larga fisso.

Per concludere, sette dei dieci Paesi che hanno ottenuto il punteggio più alto sono in Europa, come è avvenuto negli ultimi tre anni. Israele è al primo posto nel Digital Quality of Life Index 2022 e la Danimarca è al secondo, e la Germania al terzo.

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