E’ a rischio l’asta per l’assegnazione delle frequenze per la banda larga mobile , con cui il governo italiano aveva intenzione di rimpolpare il bilancio pubblico. Il valore dell’asta è stimato introno ai 2,4 miliardi di euro, già messi in conto a copertura della Legge di Stabilità. A rischio, oltre alle finanze statali, anche lo sviluppo del web mobile, che con le frequenze in questione punta a lanciare le reti di quarta generazione (Long term evolution). I problemi legati all’asta sono soprattutto di natura politica , con il piano nazionale di ripartizione delle frequenze ancora incompleto, anche a causa delle frequenze a 2,6 Ghz, detenute dal ministero della Difesa, disposto a cederle a quello dello Sviluppo economico solo dietro congrua ricompensa. Per gli stessi motivi è stata più volte rimandata la gara per il WiMax , altra tecnologia i banda larga senza fili.
A rischio l’asta per la banda larga mobile

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