“Il 74% degli adolescenti maschi e il 37% delle femmine ricorrono al web per fare sesso, vedere sesso, sapere tutto sul sesso o cercare un partner; un dato che colpisce e che molto spesso i genitori sottovalutano” . E’ così che commenta i dati il sessuologo Maurizio Bini, direttore del centro dell’ Osservatorio nazionale sull’Identità di genere . La rivoluzione informatica ha complicato le cose perchè ha consentito nuovi percorsi, spesso incomprensibili per le generazioni precedenti, per la soddisfazione sessuale individuale”. Emergono, infatti, prepotentemente fenomeni come il sexting , un neologismo che indica l’invio di immagini sessualmente esplicite o di testi inerenti al sesso attraverso i mezzi informatici. “Il 25% degli adolescenti che pratica il sexting, in maniera assolutamente irresponsabile per le conseguenze, invia le proprie immagini non solo al partner o all’amico in cui ripone piena fiducia, ma a più persone “, ha aggiunto Bini. Un altro fenomeno in crescita, più tradizionale, è la ricerca di materiale sessualmente esplicito sul web . ” Esistono circa 2 miliardi di siti pornografici. Una possibilità di scelta infinita di immagini”
Adolescenti, il sesso è online

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