E’ tempo di bilanci per Agcom, il cui consiglio di amministrazione va in scadenza nel mese di maggio. Il presidente in carica, Corrado Calabrò, ha illustrato di fronte al Senato i risultati ottenuti dall’Autorità tra il 2005 e il 2012. Secondo Calabrò, i provvedimenti presi sulla terminazione mobile e in favore della concorrenza nel mercato dei cellulari hanno determinato un risparmio per i consumatori quantificabile in 4,5 miliardi di euro negli ultimi sette anni. “La diminuzione dei prezzi finali del settore è stata di oltre il 33% negli ultimi quindici anni, a fronte di un aumento del 31% dell’indice generale dei prezzi” ha precisato il presidente. Le telecomunicazioni rappresentano il solo settore regolamentato in cui i prezzi siano in costante riduzione, in contrasto con i forti aumenti di energia, acqua, trasporti. Anche il web si è sviluppato parecchio, sotto l’egida di Agcom. Gli internauti italiani sono oggi 27 milioni. “Internet ha dematerializzato servizi e prodotti, cambiato la fruizione stessa dello spazio e del tempo” , ha detto Calabrò, sottolineando il potenziale liberatorio della rete, che non solo digitalizza servizi e prodotti, ma ne facilita l’accesso dal punto di vista dell’utente ma anche del produttore medesimo, diversificando il mercato. Tra poche settimane, il consiglio dell’Autorità per le comunicazioni sarà rinnovato e dovrà affrontare da subito problemi cruciali quali la legge su diritto d’autore online, con la regolamentazione del web che racchiude, la promozione del 4G e un ulteriore intervento sulle tariffe mobile. Passaggi ineludibili per un’ulteriore crescita di internet e del mondo tecnologico italiano.
Agcom fa i conti in tasca a Itc e web

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