Sono quattro gli adolescenti operati dall’equipe di chirurgia pediatrica dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze utilizzando protesi stampate in 3D in materiale completamente riassorbibile.
Tutti e quattro gli adolescenti avevano una malformazione della gabbia toracica, il “petto escavato”: si tratta di una depressione della parete toracica anteriore che colpisce mediamente 1 bambino ogni 1.000. Poco evidente alla nascita, diventa sempre più visibile con la crescita; è dovuta a un eccesso di crescita delle cartilagini costali che portano all’infossamento dello sterno. A causa di questa anomalia il volume della cavità toracica si riduce, e sebbene nella maggior parte dei casi non porti disturbi funzionali, viene vissuta da chi ne è affetto come un difetto estetico impattante, con ricadute psicologiche.
È la prima volta in Europa che viene utilizzata una protesi sternale completamente riassorbibile. Per ciascuno dei pazienti la protesi è stata stampata in 3D nello stesso particolare materiale del filo da sutura riassorbibile (polycapro-lattone). Su questa “impalcatura 3D” sono state poi innestate cellule adipose prelevate dalla coscia dell’adolescente, così da permettere all’organismo di incorporare completamente la protesi.
Gli interventi sono stati possibili grazie alla collaborazione dei chirurghi del Meyer, guidati dal dottor Flavio Facchini, specialista in Chirurgia plastica e ricostruttiva, con T3Ddy, il laboratorio congiunto sostenuto dalla Fondazione Meyer, coordinato dalla prof.ssa Monica Carfagni, Ordinario di Disegno e Metodi dell’Ingegneria Industriale presso l’Università di Firenze e Responsabile scientifico del Laboratorio SMIPP presso il PIN di Prato, e dall’ingegnere Kathleen McGreevy, Direttore Operativo del Meyer Children’s Research Institute.
Il laboratorio T3Ddy, nato nel 2016, è dedicato all’introduzione di tecnologie 3D altamente innovative nella pratica clinica dell’ospedale.