Tempo di primi bilanci per l’anno in corso, anche per le compagnie attive in uno dei settori più prolifici dell’alta tecnologia, quello degli smartphone. A dominare il mercato, come noto, è Samsung , che ha registrato profitti in ascesa del 53%. In forte crescita anche Huawei, +10% dei profitti tra gennaio e marzo, grazie anche ai servizi di cloud computing. In controtendenza Htc, che ha chiuso il periodo con i guadagni più bassi dal 2004, a causa del ritardo sui nuovi modelli. L’Asia si conferma terreno fertile per l’hi-tech, nonostante le difficoltà di uno dei suoi marchi storici. Htc spera comunque di invertire la rotta con l’uscita di First , primo cellulare corredato di Facebook Home, anche se un dispostivo low cost con impostazione social difficilmente regalerà alla casa di Taiwan grandi soddisfazioni. Diverse le sorti di Huawei, che dalla Cina sta scalando rapidamente le classifiche di gradimento dei paesi europei , con una strategia ad ampio raggio che mescola smartphone low cost e di alta gamma, puntando anche sulle infrastrutture tlc per costruire un sistema completo e indipendente. Il successo di Samsung, invece, è ormai noto ai più: la compagnia di Seoul è il primo produttore mondiale nel settore e gli analisti prevedono che il nuovo Galaxy S IV (distribuito in 155 paesi) venderà 22 milioni di dispositivi in primavera. Numeri che parlano da soli.
Asia, la patria smartphone guidata da Samsung
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