Mentre il mondo italiano della rete era diviso fra il bicchiere mezzo pieno, esaltato in occasione dello IAB Forum, e quello mezzo vuoto, preso in considerazione al Com-pa, il Governo ha rotto gli indugi congelando i fondi destinati alla banda larga fino a data da destinarsi. “I soldi non li abbiamo né dirottati, né sciupati” , ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, che ha spiegato che gli 800 milioni ancora non approvati dal Cipe verranno stanziati “quando avremo la certezza che quelle risorse non serviranno per la protezione sociale o per l’occupazione, che sono le nostre principali priorità” Superata la crisi, ha concluso Letta, “allora la prima delle nostre priorità sarà la banda larga, che può essere motore di sviluppo del nostro Paese” . Congelata dunque anche la fotografia positiva scattata dallo IAB, all’interno della quale i 23 milioni di internauti italiani (43% della popolazione) attivi fra i 24 e i 54 anni rappresentano ghiotto materiale per gli investitori pubblicitari che devono riconoscere nella rete un canale preferenziale per comunicare con gli utenti, e confermato l’allarme lanciato dal Com-Pa, che ha denunciato come un terzo delle aziende, il 10% dei Comuni (3.231) e l’11% della popolazione (6,5 milioni di persone) non abbiano ancora la possibilità di accedere a connessioni internet Adsl.
Banda congelata

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