Lo scorso luglio ci aveva provato l’Agcom, con una delibera, a stabilire che l’autorità giudiziaria potesse essere scavalcata, nell’ordinare la rimozione di un contenuto da internet, qualora si fossero rilevate violazioni del diritto d’autore. Ora è il Parlamento Italiano a proporre di cambiare la legislazione in materia di responsabilità dei provider e di diritto di accesso ad internet, attraverso un disegno di legge che porta la firma di una ventina di deputati del Pdl. Il decreto prevederebbe che possa essere un qualsiasi cittadino a denunciare una violazione del copyright e sulla base delle informazioni ricevute un Internet Service Provider (ISP) avrebbe il potere di sospendere l’accesso a internet di un proprio cliente. Si tratta, di fatto, di una sospensione preventiva, autorizzata senza che alcun organo giudiziario abbia accertato l’effettivo reato, da qui l’ potesi di violazione di un principio costituzionale . Il disegno di legge ha iniziato ora il suo iter alla Camera.
Bavaglio alla rete, ora ci pensa il Parlamento

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