Il neo ministro delle Comunicazioni Gentiloni è già alle prese con lo scandalo che sta sconvolgendo il calcio. Sotto inchiesta ci sarebbero i diritti tv. Guai anche in Rai e La7Lo scandalo sul calcio è un vero e proprio ciclone che sta coinvolgendo anche il settore radiotelevisivo e giornalistico e il neo eletto ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni ha già le sue gatte da pelare. Appena eletto, Gentiloni ha subito annunciato una imminente ricognizione sui problemi del settore del calcio da attuarsi insieme al neo ministro dello Sport Giovanna Melandri. L’inchiesta infatti – che ha preso origine dalla presunta combine di Luciano Moggi per aggiustare le partite a favore della Juventus – si sta allargando e ora va a toccare anche i diritti televisivi delle principali squadre di serie A, la Juve appunto, il Milan e la Roma. Diritti di cui ha competenza proprio il ministero delle Comunicazioni. Dalle ultime indiscrezioni, sembra che Milan e Juve, rappresentate rispettivamente dall’attuale presidente della Lega Calcio Adriano Galliani e dal dimissionario Moggi, si siano accordate per fronteggiare la concorrenza delle altre società nella compravendita dei diritti tv per il digitale terrestre e il satellitare e ottenere quindi prezzi più vantaggiosi. La Roma sarebbe stata una vittima della Juve: Moggi avrebbe utilizzato i diritti tv come arma-ricatto per convincere la Roma alla cessione di un giocatore giallorosso. Gentiloni ha poi parlato con il suo predecessore Mario Landolfi dell’iniziativa presa da quest’ultimo di creare un tavolo con la Fgci, il Coni e le emittenti televisive che detengono i diritti tv. Ma Calciopoli è entrata anche in Rai e a La7.
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