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19 Dicembre 2022 | Innovazione

Da Federprivacy il vademecum per siti web più inclusivi

Dallo studio di 400 piattaforme italiane, solo il 2% circa rispetta standard di accessibilità ai contenuti sulla privacy che agevolino utenti svantaggiati o con disabilità. Le linee guida in un vademecum.

Federprivacy, la principale associazione italiana per la tutela della privacy e dei dati personali, ha stilato un vademecum che contiene le linee guida da seguire per realizzare siti web al servizio degli utenti che siano più inclusivi. 

L’indagine sull’inclusività dei siti italiani

La decisione di predisporre questo strumento è nata a partire dai risultati di una indagine da cui è emerso che solo il 2% dei siti italiani presenta contenuti relativi all’informativa sulla privacy di facile comprensione anche per persone con disabilità o categorie svantaggiate dal punto di vista linguistico, culturale e socio-politico-economico.

Lo studio è stato condotto dal Gruppo di lavoro per l’agevolazione dell’esercizio dei diritti dell’interessato di Federprivacy su un campione di 400 siti italiani di organizzazioni pubbliche e private appartenenti a vari settori.

I contenuti del vademecum

La parte centrale del vademecum si sviluppa intorno a linee guida generali, valide per qualsiasi modalità di erogazione: tra i suggerimenti principali, si raccomanda a livello linguistico l’uso di terminologie semplici, di tempi verbali di più immediata comprensione come l’indicativo o l’imperativo (anziché condizionale o congiuntivo), di frasi positive e verbi in forma attiva, e così via.

Sono successivamente elencate le linee guida necessarie nel caso di informazioni scritte, in cui si privilegiano formati e scelte tipografiche semplici, estremamente chiare, con un netto contrasto tra sfondo e testo ad esempio.

Quelle relative all’informazione elettronica contemplano numerose specificità riguardanti il tipo di limitazione o disabilità e l’adattamento dei contenuti a seconda del dispositivo utilizzato.

Una delle regole fondamentali è consentire diverse modalità di navigazione tramite una struttura multilayer e multichannel del sito. Infine, nel documento sono raggruppate indicazioni in base alle tipologie di contenuto, dagli audio ai video fino alle chatbot, fruibili online su diversi tipi di device, mobile e non.

Esempi e dove trovare il vademecum

Tra gli aspetti più interessanti, gli esempi pratici che mostrano come un sito web possa dotarsi di informative più inclusive, grazie all’introduzione di icone e simboli e alla traduzione in più lingue delle domande fondamentali per il trattamento dei dati personali. Il vademecum è disponibile qui.

Di Valentina Colombo.

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Fonte foto: https://www.iit.it/it/home

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