Antonio Di Pietro chiede al ministro dell’Interno Giuseppe Pisanu che alle prossime elezioni del 9 aprile lo scrutinio elettronico, che interessa quattro regioni e il 25% dei voti complessivi, non abbia alcuna validità ai fini del conteggio delle votazioni. Dopo l’inchiesta di Diario ripresa sullo scorso numero di Broadcast&Video che ha sollevato dubbi sullo scrutinio elettronico, Di Pietro chiede a Pisanu le ragioni che hanno portato ad assegnare il software, l’hardware, la consulenza e la gestione operativa per lo scrutinio elettronico alle società Eds, Accenture, Telecom Italia e Adecco con procedura d’urgenza e a trattativa privata. Inoltre chiede quali procedure sono state messe in atto per la sicurezza dei dati e che sia resa pubblica la copia del codice del software utilizzato
DI PIETRO: NO A SCRUTINIO ELETTRONICO

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