Donna Tartt con il suo terzo romanzo, Il cardellino, ha vinto il premio Pulitzer per la narrativa . La scrittrice americana, classe 1963, che si concede poco alla stampa, scrive un libro ogni dieci anni e lo fa a mano. “Scrivo i miei libri a mano, su taccuini che scelgo con particolare attenzione. Ne ho pile e torno sempre a guardare quelli che ho già finito. Poi trasferisco tutto sul computer, digito io e via via correggo, inserisco altre cose, modifico. A volte nel corso di questo lungo processo ho due o tre amici che mi leggono” ha raccontato la Tartt, che al massimo pensa di arrivare a scrivere cinque romanzi. Dopo il bestseller Dio di illusioni che ha venduto 5 milioni di copie in tutto il mondo e Il piccolo amico , con Il cardellino la Tartt porta nel mondo dell’arte ispirandosi al quadro di Carel Fabritius del 1654, a cui fa riferimento il titolo del romanzo. Tra thriller e romanzo di formazione vede protagonista il giovane Theo Decker, rimasto orfano a New York, che sopravvive per miracolo a una esplosione causata da un attentato terroristico al Metropolitan Museum of Art in cui perde invece la vita sua madre. Morto anche il padre in un incidente stradale , l’unica consolazione di Theo è Il cardellino, quel piccolo quadro che ha portato con sè dopo l’esplosione.
Donna Tartt vince il Pulitzer per la narrativa

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