È morto domenica al policlinico di Modena, dopo un lungo periodo di malattia, Edmondo Berselli. Editorialista di politica per Repubblica e collaboratore del settimanale dell’ Espresso , Berselli, nato il 2 febbraio a Campogalliano in provincia di Modena, ha iniziato la sua eclettica carriera di giornalista, scrittore e osservatore del mondo intorno a lui alla fine degli anni ‘70, come correttore di bozze della casa editrice bolognese Il Mulino, della quale diverrà il direttore editoriale. Intanto collabora alla Gazzetta di Modena, il primo passo del rapporto con numerosi giornali dal Resto del Carlino alla Stampa , dal Messaggero al Sole 24 Ore , fino al suo arrivo a Repubblica , come editorialista politico. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano , appresa “c on sincera commozione e profondo rammarico” la notizia della scomparsa di Berselli, in un messaggio ha voluto ricordare le “occasioni di incontro e dialogo avute con lui e si unisce, con sentimento di viva partecipazione, al cordoglio dei famigliari”. Fra le opere di Berselli , L’Italia che non muore (1995), Quel gran pezzo dell’Emilia. Terra di comunisti, motori, musica, bel gioco, cucina grassa a italiani di classe (2004), Venti di Striscia (2007) e Liù. Biografia morale di un cane, scritto lo scorso anno in ospedale. ” Con Edmondo Berselli se ne va una figura un po’ speciale: politologo ma senza alcun vizio accademico, giornalista ma di respiro lungo, conoscitore appassionato della cultura popolare, quella che in molti considerano ‘bassa’, ma che lui usava come uno strumento per capire meglio le persone e il paese in cui viveva”. Lo dichiara in una nota Walter Veltroni (Pd) . ” La sua morte così prematura mi colpisce profondamente. Sono vicino al dolore della sua famiglia e di quanti, in questi anni, hanno condiviso con lui impegno e lavoro. Sono certo che le sue parole mancheranno a me come a tanti italiani”.
E’ morto Edmondo Berselli

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