” A Steve non piace passare il tempo a esaminare disegni complessi. Vuole vedere i modelli, vuole ‘sentirli ‘”: ecco un frammento della testimonianza di Jonathan Ive, il motore creativo della Apple, una delle tante raccolte da Walter Isaacson , attuale direttore dell’Aspen Institute, ex presidente di Cnn e giornalista del Time , che hanno contribuito a raccontare il geniale e visionario guru della Silicon Valley nella biografia Steve Jobs , in uscita in tutto il mondo il 24 ottobre. E’ un libro molto atteso da tempo perché e l’ unica biografia autorizzata da Job s che ha permesso a Isaacson più di quaranta colloqui personali e più di cento interviste a familiari, amici, rivali e colleghi. Il tutto raccolto in 600 pagine. In Italia il libro è pubblicato da Arnoldo Mondadori. In copertina c’é una delle più celebri foto in bianco e nero di Steve Jobs, quella messa dal sito della Apple, il giorno della sua morte, il 5 ottobre 2011. La particolarità di questa biografia, non è solo la ricchezza del contenuto e delle testimonianze ma il fatto che Steve Jobs, notoriamente pignolo, perfezionista e maniaco del controllo, non abbia imposto nessun vincolo sul testo né preteso di leggerlo prima della pubblicazione . E non ha posto alcun filtro, incoraggiando anzi i suoi conoscenti, familiari e rivali a raccontare onestamente tutta la verità. Lui stesso parla candidamente e talvolta in maniera brutale, dei colleghi, degli amici e dei nemici, i quali, a loro volta, ne svelano le passioni, il perfezionismo, la maestria, la magia diabolica e l’ossessione per il controllo che hanno caratterizzato il suo approccio al business e i geniali prodotti che ha creato.
Ecco l’unica biografia autorizzata di Steve Jobs

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