Elencare tutti i lungometraggi dedicati al mondo del ciclismo è certamente un’impresa. Esiste però una differenza principale: i film realizzati per il grande schermo sono soprattutto opere di finzione. Quelli, invece, basati su fatti reali a due ruote hanno trovato più spazio in tv . A consacrare il rapporto cinema-ciclismo ci pensa il Bicycle Film Festival, evento nato nel 2001 a New York in circostanze cinematografiche. Il fondatore Brendt Barbur , infatti, ha avuto l’idea dopo essere stato investito da un autobus mentre era sulla bici per le strade di Manhattan. Una decisione legata alla necessità di trasformare un evento tragico in positivo. Dodici anni dopo il suo Festival newyorchese è diventato un evento di portata mondiale con più di cinquanta città che lo replicano. L’evento arriva a Firenze dove il Festival viene allestito dal 26 al 29 settembre , in contemporanea con i Mondiali di ciclismo. L’evento è l’occasione di esplorare il dialogo tra cinema e ciclismo declinato in numerose forme e raccontato da diverse nazioni: documentari, cortometraggi, clip musicali, video arte e animazione , provenienti da tutto il mondo, saranno proiettati al pubblico nel corso di tre giorni. Un totale di sessanta titoli tra corti e mediometraggi per raccontare un universo in espansione , rivolgendosi a chi lo ama, ma anche a chi è guidato dalla curiosità verso le infinite strade del mezzo cinematografico.
Film e bici, il binomio arriva a Firenze

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