I lavoratori della Treccani saranno in sciopero domani e dopodomani. Lo hanno reso noto la Rappresentanza unitaria sindacale dell’enciclopedia motivando lo sciopero (dalle 10.30 alle 13.30 nei due giorni) con l’intervista alla stampa dello scorso 2 dicembre del presidente Giuliano Amato dalla quale i sindacati hanno appreso l’intenzione che la Treccani rinunci “ al cartaceo per investire nella rete e battere Wikipedia” . Affermazione che, secondo i sindacati, segna “ una grave discontinuità nella prassi delle relazioni sindacali e legittima le più cupe previsioni sul futuro dell’Azienda e sulla stabilità dei posti di lavoro”. “Non mancheranno commenti di chi, sulla base di vecchi stereotipi, accuserà lavoratori e sindacati di essere contro l’innovazione – ha detto Massimo Cestaro della segreteria nazionale Slc/Cgil in occasione dello sciopero -. Niente di più falso. Risale al 1998 il primo accordo che, proprio sulla base delle richieste sindacali, impegnava l’azienda ad affrontare il tema delle nuove tecnologie che, già allora, cominciava ad affacciarsi. Da allora si è fatto poco o niente” . “Le questioni poste dal presidente dell’Istituto, Giuliano Amato, sono di assoluto rilievo – prosegue il sindacalista -. Spiace però dover constatare che su due aspetti centrali manchi totalmente un progetto editoriale, industriale e di riassetto aziendale”
[Flash] Treccani, due giorni di sciopero

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