Il ministro della Cultura e della comunicazione francese , la socialista Aurélie Filippetti , è tornata sul complicato rapporto tra i principali provider della rete e i siti di informazioni, sostenendo che i ” grandi protagonisti di internet ” devono contribuire, economicamente, al finanziamento dell’informazione. La Filippetti, in una intervista ha sottolineato che alcune piattaforme si limitano ” a riportare un certo numero di lanci di agenzie” e “nuocciono gravemente al lavoro delle agenzie e, talvolta, anche a chi fa un vero e proprio lavoro giornalistico online”. ” Alcuni siti – ha inoltre precisato -, motori di ricerca che appartengono a realtà e economiche che non si trovano in Francia e dunque non rispondono al fisco francese, utilizzano largamente materia prima raccolta dalla stampa digitale”. Interrogata espressamente su quella che è stata battezzata la Google Tax , il ministro ha spiegato che ” occorre che i grandi del web partecipino al finanziamento dell’informazione “, aggiungendo che “q uesti protagonisti e queste piattaforme non possono sfuggire a una qualche forma di fiscalità dei Paesi dove, d’altra parte, ottengono un beneficio certo”.
Francia: big della rete finanzino le notizie

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