Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

6 Settembre 2013 | Attualità

Freccero spara a zero sulla tv

E’ un Carlo Freccero senza peli sulla lingua quello intervistato da Riccardo Bocca per L’Espresso : l’ex direttore di Rai 4 ne ha per tutti, da Roberto Benigni a Michele Santoro, senza dimenticare Fabio Fazio. Cominciamo proprio da Benigni : “ Onestamente non ne posso più, di questo Roberto in versione istituzionale. A me manca quando faceva Johnny Stecchino e si rideva di gusto. Ora è diventato un pontefice, il Giorgio Napolitano della tv. E cosa s’inventerà mai, dopo avere commentato Dante, la Costituzione italiana e le tavole di Mosè? Gli resta solo il Talmud “. Non va meglio a Michele Santoro . “ Per quanto ne so io, Santoro vorrebbe evolversi in una specie di Francesco Rosi. Un narratore quasi cinematografico delle vicende italiane. E credo pure, però, che abbia la consapevolezza di essere alla fine di un ciclo. Quello che doveva dare, lo ha dato: gli tocca solo attendere che sulla sua storia, e su quella del nemico Berlusconi, cali il sipario. In parallelo. Un epilogo che racconterà dal video con parole generose, quasi romantiche “. Ma anche quando sembra parlare bene di un personaggio, Freccero   non nasconde qualche frecciatina. Su Fabio Fazio : “ Oggi rappresenta il massimo della potenza televisiva. È la sintesi tra il vecchio-giovane Enrico Letta e il disinibito trasversalismo di Matteo Renzi. Un canone strepitoso, perché Fazio per primo ha intuito cosa sarebbero diventati gli italiani: un popolo che ha per riferimento la tv degli anni Ottanta. Fabio è un fenomeno nel fabbricare ritornelli, reiterazioni visive e sonore capaci di sdoganare anche i contenuti più indigeribili “. Chi sfugge al giudizio dell’ex direttore di Rai 2? Di certo non Nicola Porro , alle prese con il contagio delle idee di Virus , programma che però non sembra funzionare. “ Il problema non è la formula, purtroppo. Il problema è lui: Porro. Ha tutto: è bello, intelligente, mondano, conosce l’economia, ha un’agenda ottima. Ma a differenza di Telese non ha fame di successo. Gli manca il carico di tracotanza e determinazione che in tv è indispensabile. Appartiene alla categoria di quelli che vanno in vacanza a Saint Tropez, e che non sentono dal profondo la pulsione animale “. Comunque qualche giudizio positivo c’è: per Maria De Filippi (“ il simbolo della televisione commerciale, una signora che non teme di sporcarsi le mani. Sbancherà alla grande i prossimi sabato sera “) e per Benedetta Parodi (“ è il maestro Manzi delle pentole, farà benissimo in questa ragione su Real Time “).

Guarda anche:

Uomo nel grano - ph Pexels

Cibo Made in Italy non ci sarebbe senza il lavoro degli immigrati

Secondo nove casi studio sono centinaia di migliaia le persone giunte in Italia dall'estero che lavorano per i prodotti tipici italiani Fino al 50% di manodopera straniera dietro alle filiere....

L’Italia è leader mondiale della pasta

La produzione nel mondo sfiora i 17 milioni di tonnellate e gli italiani detengono il record di produttori ma anche di consumatori. Un mercato destinato a crescere a livello mondiale ma che registra...

5,5 miliardi di euro per oltre 56 milioni di cicloturisti, questi i numeri del fenomeno in Italia nel 2023

L’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio registra oltre 56 milioni di presenze cicloturistiche nel 2023, il 6,7% delle presenze complessive registrate in Italia, un dato in...