“ I giornali possono e anzi devono trovare un modo per far pagare i contenuti online , se vogliono salvaguardare in futuro la qualità del giornalismo” . Parola di John Ridding, capo esecutivo del Financial Times, che – in un intervesta su The Guardian – ha dato il suo apporto al dibattito sulla crisi dell’industria editoriale e il ruolo del web a riguardo. “ Credo fondamentalmente che i lettori siano disposti a pagare per la qualità – continua Ridding – Uno dei timori dell’industria è che ci sia un’aspettativa culturale per cui l’informazione debba essere gratuita: noi sfideremo questa concezione, perché crediamo che il giornalismo di qualità richieda investimenti, e gli investimenti richiedono introiti ” The Financial Times sta lavorando a un modello di sottoscrizione sul web, proposto dallo stesso Ridding, che ammette come la scelta del quotidiano britannico di essere “special and different” favorisca l’accettazione delle news a pagamento da parte dei lettori, maggiormente fidelizzati e usi ad articoli specializzati, di settore, con taglio d’approfondimento, difficili da reperire altrove. “ Certo è più difficile per i quotidiani generalisti, ma credo che la risposta ‘E’ impossibile’ sia solo fatalismo. Il giornalismo è un mestiere, richiede pratica, insegnamenti e investimenti. Quest’ultima crisi finanziaria (nel giornalismo) richiede nuove fonti di guadagno” .
FT: l’unica salvezza per il giornalismo sono contenuti a pagamento

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