Google ha scelto Roma per dibattere di alcuni dei temi più caldi riguardanti il web : durante il Big Tent del 4 luglio, evento speciale organizzato dalla compagnia americana, esperti di settore, editori e giornalisti hanno discusso di copyright, pirateria, privacy e sicurezza online. L’intento del motore di ricerca era approfondire le problematiche riguardanti la diffusione digitale dei contenuti: tra i relatori vi sono stati Vint Cerf, inventore, insieme a Bob Kahn del protocollo TCP/IP, cioè padre di Internet, e ministro dei Beni culturali Massimo Bray. Google si è fatto portavoce dei benefici del web , grande rete di comunicazione globale che ha ridotto la distanza tra informazioni e utenti, ma ha svelato criticità prima inesistenti o quasi. BigG stessa non è esente da critiche e pecche, come dimostra la recente diffida del garante della privacy: “ Credo che la trasparenza sia d’obbligo e che Google sia un grande protagonista della nostra contemporaneità e quindi occorre aprire un tavolo con l’azienda, come è stato fatto in altri Paesi europei” , ha detto Bray in merito ai rapporti complicati tra l’Italia e la società di Mountain View. Il dialogo potrebbe partire, per l’appunto, da un tendone.
Google Big Tent discute idiosincrasie digitali

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