I problemi non sono finiti per Google , che dopo la chiusura a gennaio dell’inchiesta relativa al motore di ricerca, aspetta nuove contestazioni in relazione al mercato pubblicitario. La Federal Trade Commission americana , infatti, si prepara ad accusare il colosso di Mountain View di a ver utilizzato la sua leadership in questo mercato. L’indagine, in realtà, è allo stadio preliminare e non ha ancora portato a una vera a propria contestazione, ma alcuni concorrenti di Google hanno fatto appello all’Antitrust, sostenendo che la compagnia abbia spinto i propri clienti a far uso dei suoi prodotti e servizi anche in campo pubblicitario. In sostanza, i concorrenti accusano BigG di aver indotto gli utenti a usare le tecnologie Google per la gestione degli spazi pubblicitari. Il mercato della vendita di banner pubblicitari è piuttosto ricco per un valore di 17,7 miliardi di dollari l’anno. Insomma, il filo sottile che lega Google all’antitrust è più saldo di quanto si potesse pensare. Il colosso internet ha infatti in corso anche una causa Antitrust in Canada, relativa al motore di ricerca, e ben due in Europa, l’una sul motore di ricerca e l’altra sulla divisione cellulari Motorola Mobility.
I problemi di Google arrivano dalla pubblicità

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