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21 Dicembre 2009 | Innovazione

I telefonini conquistano (in tre anni) la metropolitana di Roma

Un’altra oasi di pace è stata espugnata. Anche la metropolitana di Roma sarà raggiungibile dalle frequenze necessarie ai telefoni cellulari per funzionare. Chiamate e sms invaderanno nel giro di tre anni le linee A e B, come annunciato da Andrea Casini, vicepresidente di Andrew, la multinazionale americana che fornirà la tecnologia (antenne e struttura radio in fibra ottica) per la copertura del tracciato. ” Porteremo il segnale dentro la metropolitana di Roma per i quattro operatori (Telecom Italia, Vodafone, Wind e 3Italia, ndr.)” , ha affermato Casini, aggiungendo che i lavori partiranno all’inizio del 2010 con l’obiettivo di completare “la copertura delle due linee A e B entro tre anni “. Il piano di lavoro, secondo quanto si apprende, sarà diviso in quattro fasi. La prima dovrebbe prendere il via all’inizio del 2010, una volta completati i sopralluoghi, già in corso, necessari per redigere un progetto esecutivo in base al quale richiedere i permessi e le autorizzazioni di carattere urbanistico e sanitario. Al termine della prima fase (febbraio 2011), la linea A, da Battistini ad Anagnina, sarà in massima parte coperta e quindi si potrà cominciare a usare il telefonino: verranno escluse Termini e altre stazioni che necessitano prima di una ristrutturazione. La seconda fase, da luglio 2010 a maggio 2011, vedrà la copertura dell’intera linea A, tranne Termini. La terza si occuperà invece della linea B (Rebibbia-Laurentina), che sarà interamente coperta entro l’aprile del 2012, a eccezione della stazione Colosseo. L’ultima fase, infine, sarà dedicata alle stazioni Termini e Colosseo, e potrà essere ultimata solo quando la ristrutturazione sarà completata. La copertura della metropolitana dovrebbe riguardare anche la futura linea C. Roma come Milano, Parigi, Stoccolma, Budapest, Mosca, Pechino. Tutte città dove la frase ” sto entrando in metro, non prende, ti chiamo dopo” è parte del passato. Un passato fatto di quiete e silenzio. Passato. 

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