Il 94% delle aziende utilizza o intende utilizzare i social media per cercare nuovi collaboratori mentre il 78% dei professionisti che lavorano nel campo della selezione del personale ha già assunto dipendenti tramite questi canali. Sono i dati significativi del Social Recruiting Survey 2013 , indagine annuale condotta da Jobvite , una piattaforma che offre tecnologia e servizi per il reclutamento online. La ricerca ha coinvolto 1600 professionisti di 50 diversi settori dimostrando che l’uso dei social network come strumento di assunzione del personale è un fenomeno universale non più limitato all’high-tech . Chi si occupa di ricerca e selezione del personale adotta del resto sempre più strategie multicanale per trovare i candidati più adatti, come nel marketing si cerca di mirare ai clienti, e attrarre i migliori talenti che vanno a caccia di posizioni più vantaggiose e dispongono di maggiori informazioni rispetto al passato. Dalle risposte date si nota che il profilo sociale dei candidati acquista una sempre maggiore importanza . Il 42% dei professionisti intervistati ha riconsiderato la posizione di un candidato, positivamente o negativamente, sulla base di quanto riscontrato sui social media. Ai fini dell’assunzione contano anche oscenità (nel 65% dei casi), riferimenti a consumo di droghe e ad uso di armi, post o tweet relativi a contenuti sessuali, come pure errori di grammatica (61%) e foto con sostanze alcoliche (47%) che determinano reazioni sfavorevoli.
Il lavoro si trova con i social network

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