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30 Marzo 2012 | Innovazione

Il paywall del futuro contagia GNews

Google e alcuni editori americani stanno lavorando a un progetto comune per sviluppare modalità d’accesso a pagamento alle notizie aggregate da Google News. Nelle scorse ore, il gigante del web ha svelato il progetto Consumer Survey , che permetterà agli editori di raggranellare qualche soldo dal traffico prodotto dagli articoli archiviati su GNews. La funzionalità opera esattamente come un paywall estemporaneo : l’utente, una volta cliccata la notizia di suo interesse, potrà leggerne una parte e poi dovrà rispondere a una, due o tre domande per vedere il resto del testo. Ad ogni risposta, la testata guadagnerà 5 centesimi di dollaro. Le domande riguarderanno ricerche di mercato sugli argomenti più disparati, così che Google possa poi rivendere i risultati dell’indagine alle compagnie di marketing. Secondo la società internet, il sistema dovrebbe garantire guadagni a tutte le parti in causa , creando un circolo virtuoso. Certo, il malloppo ricavato dalla vendita dei dati (10 centesimi di dollaro a risposta) sarà di molto superiore a quanto ciascun editore incasserà singolarmente, ma l’idea potrebbe portare a un nuovo modo di approcciare la questione dei ricavi per il giornalismo online. Consumer Survey è stato ideato da BigG e da venti editori, tra cui spiccano AdWeek , New York Daily News e Pandora . I grandi nomi dell’informazione cartacea per ora latitano , convinti di poter fare soldi con un paywall tutto loro, sul modello del New York Times , che di recente ha raggiunto quota 500mila iscritti al suo sito e ha trovato modo di incassare il giusto per le sue pubblicazioni su web. Ma per i pesci piccoli, il cui pubblico e successo dipendono in pratica da Google News, la trovata potrebbe risultare quasi geniale.

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