Il web è sempre più strumento di informazione per gli italiani. Secondo l’indagine svolta da Agcom, il 42% delle persone che si interessa di attualità usa lo per informarsi , contro il 45% che ricorre ai quotidiani. Insomma, tra i lettori assidui, la quota appannaggio della rete è ormai molto simile a quella devota alla carta. Internet spopola, ma i mezzi tradizionali rivestono ancora un ruolo importante nella ricerca di notizie , con la televisione preferita in assoluto dall’83% dei cittadini, seguita appunto dai giornali. Il web ha il vantaggio dell’immediatezza e di un’orizzonte d0informazione decisamente più ampio e variegato, con la commistione di testate italiane e internazionali, facilmente raggiungibili con un click. Ecco dunque che il 34,5% degli intervistati da Agcom sceglie internet per approfondire i fatti dall’estero, mentre solo il 25,1% si affida ai quotidiani. Secondo lo studio, in Italia la rete riveste un ruolo fondamentale per la tutela del pluralismo , nonostante i navigatori non siano diffusi come in realtà più avanzate, come Gran Bretagna e Stati Uniti. I grandi oligopoli televisivi e dell’editoria cartacea vengono compensati dalla frammentazione a libero accesso del web, con dozzine di testate e una miriade di blog e approfondimenti. Anche nel magma digitale, però, ha un polo di riferimento: Google è di gran lunga il portale più utilizzato a scopi informativi, con il 21,5% degli utenti complessivi. Il presente dell’informazione nostrana guarda a internet come a un flusso continuo di notizie , utili a soddisfare le esigenze più disparate, con un’offerta vasta, anche se a volte difficile da decifrare e scremare. Dalla rete provengono i lettori di domani, che sceglieranno un sito o un’edizione online per tenersi aggiornati sull’Italia e sul resto del mondo, ma resta il problema del digital divide: nel nostro Paese, il 37% della popolazione non ha mai navigato sul web né ha la dimestichezza per farlo: questa restrizione provoca una carenza informativa e cognitiva difficilmente emendabile nel mondo di oggi. Ancora una volta, torna dunque d’attualità il piano di informatizzazione dello Stivale, più volte annunciato ma mai portato a compimento.
Internet fermata obbligata per l’informazione

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