Sms, traffico voce, internet e chi più ne ha, più ne metta: naturalmente a prezzi stracciati . Così le compagnie telefoniche si contendono gli utenti mobili e grazie alle promozioni dedicate a chi cambia gestore sperano di togliere clienti alla concorrenza. Un milione di italiani ogni mese decidono di passare da una compagnia all’altra . Per Tim, Vodafone, H3g e Wind è più importante erodere la base di utenti degli avversari piuttosto che trarre un guadagno reale dai nuovi clienti acquisiti. Così le offerte sono sempre più allettanti: per pochi euro al mese si possono avere servizi che per i clienti standard hanno prezzi ben più elevati. Nel 2012, la portabilità è arrivata a 12,8 milioni di scambi: un balletto frenetico, che negli ultimi anni ha incrementato la sua intensità. Dal 2003 a oggi, i cambi di casacca sono stati più di 50 milioni. Con la crisi che morde e le compagnie che lottano per ogni singolo cliente, il ritmo è destinato a intensificarsi: tra il 2011 e il 2012 i cambi di gestore sono saliti del 48%. Secondo Agcom, queste cifre denotano l’alta concorrenzialità del mercato italiano e di un’ottima vigilanza da parte degli organi competenti: “Quello che conta – dice l’Autorità per le comunicazione – oltre al risparmio è il prodotto. meglio se di tendenza, come gli smartphone offerti nelle promozioni degli operatori più giovani” . Così, H3g ha guadagnato 446mila utenti lo scorso anno, mentre Vodafone e Tim ne hanno persi 420mila e 490mila. La velocità del sistema, però ha qualche ambiguità: il messaggio che lanciano le compagnie è che la fedeltà non paga e inoltre le giungla di offerte rischia di surclassare i clienti. Inoltre, gli operatori faticano a fare programmi a lungo termine. Idiosincrasie del mercato mobile contemporaneo.
Italiani, il valzer delle compagnie telefoniche
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