Giovedì 20 ottobre 2011, la fine dell’era Gheddafi coglie i cronisti di mezzo mondo quasi alla sprovvista. Dopo mesi di guerra, le truppe del Consiglio nazionale di transizione, aiutate dalla Nato, hanno sconfitto l’esercito del Colonnello, catturato prima e poi morto durante la presa di Sirte, una delle ultime roccaforti fedeli al dittatore a cadere. “La fine di un regime idealista e brutale”, titola il sito di Bbc News ; “Il Consiglio nazionale di transizione annuncia la morte di Gheddafi”, scrive Le Parisien ; “Così muore un dittatore”, strilla El Mundo , pubblicando la foto del cadavere di Gheddafi. Secondo il Daily Telegraph , il Colonnello sarebbe morto “a causa delle ferite riportate durante la presa della città”, dove si era rifugiato nelle ultime settimane. La scomparsa del dittatore, che per oltre quarant’anni ha regnato quasi indisturbato, apre nuovi scenari per la Libia, come prova a spiegare Al Jazeera in un servizio intitolato “Il significato della presa di Sirte”. Scenari che potrebbero anche rivelarsi più complessi e turbolenti del previsto: “bisogna salvare la situazione dopo la fine di Gheddafi”, scrive Le Monde , mentre El National conferma che “per la Libia comincia un’altra storia”
La fine del regime idealista e brutale di Gheddafi (Bbc News)

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