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9 Dicembre 2008 | Attualità

L’amore omosessuale di Brokeback Mountain censurato in Rai

L’amore e la sessualità omosessuale sono spesso rappresentate al cinema e in televisione in maniera stereotipata, con eccessi di vario tipo e la costante della trasgressione quale caratteristica delle scene di effusioni amorose. Le scene più emozionanti in Brokeback Mountain sono proprio quelle tagliate, che mostrano un ‘normale’ modo di amarsi tra due cowboy, senza esagerazioni di alcun tipo. Partendo da questo dato di fatto, risulta al quanto difficile capire la decisione di mandare in onda una versione ‘non vergine’ del film. “ Vogliamo sapere chi ha deciso di trasmettere ieri sera su Raidue i Segreti di Brokeback Mountain, film che ha vinto il Leone d’Oro del 2005, 3 Oscar, 4 Golden Globe, con vistosi tagli da censura anni ’50. Chi si è permesso di pensare che il pubblico adulto non avrebbe potuto sopportare i baci e le effusioni tra due uomini? ”. Questo il commento indignato di Aurelio Mancuso, presidente nazionale di Arcigay, che indirizza alla Rai richieste molto precise: “ Chiediamo al direttore di Raidue e al presidente della Rai di spiegare pubblicamente ciò che è avvenuto. Chiediamo alla Commissione di Vigilanza della Rai di intervenire , perché il servizio pubblico televisivo non può in alcun modo favorire l’omofobia dilagante in questo paese. Chiediamo, infine, che come gesto riparatore il film sia al più presto riprogrammato in versione integrale ”. Vladimir Luxuria, reduce dal successo dell’Isola dei Famosi, ha rassicurato il pubblico omosessuale ricordando che settimana scorsa la rete televisiva pubblica aveva trasmesso in versione integrale Transamerica e dichiarando che Brokeback Mountain non è stato censurato dalla Rai , perchè la versione andata in onda era esattamente quella giunta in Rai, ridotta probabilmente da Rai Cinema. Luxuria confida dunque nella buona fede di Marano, ma le sue dichiarazioni non sembrano bastare a placare le polemiche, e anche nel mondo politico si fa sentire l’indignazione: “E’ grottesco che la Rai in un film che ha vinto svariati premi internazionali, e che non ricadrebbe, neppure a forza, sotto la scure della porno tax del governo, censuri scene analoghe  a quelle contenute nella grande parte dei film e delle fiction trasmesse dalla concessionaria pubblica in prima serata …Se la censura non è stata motivata dalla natura hard delle scene, ma dalla natura omosessuale della relazione rappresentata, considerata pornografica di per sé, usciremmo dai confini del grottesco ed entreremmo in quelli dell’accanimento discriminatorio… ” ha dichiarato il presidente dei Riformatori  Liberali e deputato Pdl Benedetto della Vedova.  

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