30 Luglio 2013 | Attualità

Lampedusa senza libri, la rete risponde all’appello

A Lampedusa se si vuole comprare un libro bisogna andare sulla terraferma . Il sindaco Giusi Nicolini lancia un appello sui social network per chiedere agli italiani di inviare sull’isola dei libri, anche usati, per creare una biblioteca. In poche ore c entinaia di adesioni. “L’idea ci è venuta qualche mese fa – spiega il sindaco – q uante volte siamo costretti a recarci sulla terraferma per comprare un libro. Così ho pensato di lanciare un appello” . Ecco cosa scrive su Twitter : “Lampedusa non ha una biblioteca e neppure un negozio dove potere acquistare libri. Voi ci vivreste mai in una città dove non è possibile comprare libri? Io non ci credo! Quindi se in giro per casa avete libri, di qualsiasi genere, che non leggete o avere già letto e di cui volete sbarazzarvi, aderite all’iniziativa “. In poche ore, grazie a Facebook e a Twitter, sono state centinaia le adesioni. Molti chiedono un’ agevolazione per potere inviare i libri senza dovere pagare la spedizione.

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