Immaginate di correre su e giù per prati e montagne raccogliendo rifiuti abbandonati in un sacchetto. È il plogging, attività sportiva all’insegna dell’ecologia che Roberto Cavallo ha trasformato in una gara benefica con partecipanti da tutto il mondo. Quest’anno il percorso si snoda dal ghiacciaio della Marmolada in Trentino fino ai laghi minori della Lombardia, dal 29 aprile al 5 maggio. Gli hashtag sui social sono #keepcleanandrun #KCR23 #pulisciecorri.
Una storia recente
Dal 2015 la manifestazione attraversa l’Italia, e non solo, per sensibilizzare le persone rispetto al fenomeno del littering, quella brutta abitudine per cui si buttano in giro cartacce, bottigliette, fazzoletti, mozziconi e altri rifiuti: magari piccoli e apparentemente innocui se presi da soli, ma destinati alla lunga a imbrattare e inquinare anche i luoghi più impervi. Negli anni Roberto Cavallo ha portato in ogni Comune attraversato un messaggio a favore della sostenibilità, invitando scuole e amministrazioni a organizzare azioni di pulizia. KCR rappresenta d’altronde l’evento di lancio di Let’s Clean Up Europe, campagna di sensibilizzazione europea che unisce tutte le azioni di clean-up e di plogging organizzate sul Vecchio Continente.
La Marmolada, un luogo simbolo
Sabato 29 aprile le due iniziative partiranno da un luogo dal forte potere simbolico: Malga Ciapela, sotto il ghiacciaio della Marmolada, tragico esempio degli effetti del surriscaldamento globale sulle montagne italiane. Il percorso si svilupperà poi in sette tappe fino a venerdì 5 maggio a Gandino, in provincia di Bergamo. Un percorso tutto montano che toccherà la Val di Fassa, la Val di Fiemme, la Valsugana e Trento, per poi passare al lago di Ledro, al lago di Idro, fino alla conca del Farno e alla Val Gandino.
La plastica di lago
In ognuno dei 14 laghi individuati lungo il percorso verrà effettuato un campionamento per verificare la presenza di microplastiche, in collaborazione con il Dipartimento Scienze e Politiche Ambientali dell’Università Statale di Milano, sotto la direzione del professor Marco Parolini. I risultati di questa ricerca saranno poi pubblicati, dando vita a una vera e propria attività di citizen science: i cittadini coinvolti dalla manifestazione, infatti, saranno ricercatori per un giorno, per aiutare a comprendere meglio insieme gli effetti dell’inquinamento in ambienti apparentemente incontaminati.
di Daniela Faggion