E’ guerra aperta nello storico quotidiano francese Liberation tra la redazione e il nuovo direttore operativo Pierre Fraidenraich , accusato di non essere né all’altezza del posto assegnatogli né in linea con le tradizionali posizioni della testata. In un’assemblea i redattori, che già avevano pubblicato sul sito del giornale un ritratto al vetriolo del nuovo top manager, hanno bombardato Fraidenraich di domande, per mostrare, spiega uno dei presenti, la sua mancanza di preparazione. “Se davvero ama Liberation, rifiuti il pos to”, è arrivato a dirgli un redattore, ma le risposte del neo-patron sono state tutt’altro che concilianti: “ Renderò conto agli azionisti, non a voi ”, ha detto sprezzante, non senza bacchettare la loro “ accoglienza pestilenziale” . Fraidenraich, ex direttore del canale all news i-Telé, è stato scelto dai proprietari di Liberation , che ha grossi problemi finanziari, per guidare una nuova holding multimedia battezzata Blhm Participations, che dovrebbe gestire tutti i marchi legati al giornale. A dipendenti e giornalisti, però, non piace, principalmente per due motivi. In primo luogo, è ritenuto “ amico di Sarkozy ” . Inoltre, il suo modo di fare informazione mostrato in anni di carriera televisiva è giudicato troppo frivolo, miscuglio di “giornalismo low cost”, qualche “battuta di cattivo gusto” e “voglia di fare buzz a tutti i costi”.
Liberation in lotta contro il direttore operativo

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