E’ tempo di nuove idee per le librerie indipendenti italiane , messe all’angolo dai colossi editoriali come Mondadori e Feltrinelli (che nel nostro Paese sono anche distributori e librai), e dalla crescita del mercato online, con lo spauracchio Amazon. A Milano, 33 librerie si sono unite fondando Lim , associazione che vuole essere ”la libreria più grande della città” . Tra negozi generalisti e altri che trattano solo volumi o generi specifici, la scelta è ampia e l’intenzione quella di rilanciare il ruolo del libro e dei librai indipendenti nello sviluppo della metropoli lombarda, tuttora considerata la capitale editoriale d’Italia. “È da un anno che ci confrontiamo – ha spiegato Guido Duiella, presidente dell’associazione – . Oggi vogliamo dire cosa non siamo: non siamo commessi di libreria, non siamo semplici commercianti e tantomeno siamo l’ultima ruota del carro della catena del libro e neppure siamo in via di estinzione. Vogliamo far conoscere la professionalità delle librerie indipendenti che sono veramente dei presidi culturali per la città ” .
Lim, i libraio di Milano uniti contro la crisi

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