Negli ultimi anni l’attenzione è stata focalizzata sui data center e la necessità di ridurre i consumi di questi enormi impianti , tramite cui si possono sfruttare le potenzialità infinite del cloud computing . Già nel 2015 i livelli di consumi di queste strutture saranno minimi se comparati a quanta energia bruceranno le infrastrutture wireless di vecchia e nuova generazione. È quanto affermato da un nuovo studio dell’ Università di Melbourne , che indica proprio nelle reti wireless 3G e 4G, usate per accedere al cloud, il principale problema da un punto di vista dell’energy efficiency . Sui data center di tutto il mondo sono stati riversati annualmente 450 miliardi di dollari, per un consumo di 31 GW di elettricità per singolo centro, in aumento del 19% nel 2012. Nel 2015 il consumo di energia elettrica dovuto alle reti wireless cloud arriverà a 43 terawatt l’ora (era di 9,2 nel 2012). L’aumento determinerà emissioni di CO 2 pari a 30 megatoni, come se circolassero tutte assieme nuove 5 milioni di macchine. Messi a rapporto, i data center saranno responsabili di tale consumo/inquinamento solo per il 10%, contro il 90% delle reti di accesso wireless.
L’inquinamento passa dal cloud
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