Un pacco, contenente un sasso e un volantino con minacce, è stato recapitato la notte scorsa presso l’abitazione di Renato Farina, vicedirettore del quotidiano “Libero” coinvolto nell’inchiesta sul rapimento dell’ex imam di Milano da parte del Sismi. Il plico era firmato dal Fronte Rivoluzionario per il Comunismo ed era indirizzato al “dottor Renato ‘Betulla’ Farina”. ‘Betulla’ è il nome in codice di Farina presso il servizio segreto, con il quale collaborava. I carabinieri per precauzione hanno fatto brillare il pacco intimidatorio e la procura di Monza ha aperto un’inchiesta contro ignoti. Farina è stato sospeso per dodici mesi dalla professione dall’Ordine dei giornalisti della Lombardia ed è indagato dalla procura per favoreggiamento nei confronti del Sismi: come lui stesso ha ammesso, era pagato per confezionare notizie false a favore dell’ex numero due del Sismi Marco Mancini. La procura generale di Milano ha presentato ricorso contro la decisione dell’Ordine giudicando la sospensione una pena non adeguata e ha chiesto per Farina la radiazione dall’albo.
Minacce a Renato ‘Betulla’ Farina
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