Non realizzare le reti Ngn potrebbe costare all’Italia fino a 850 miliardi di euro nei prossimi vent’anni . Il mancato sviluppo tecnologico peserebbe sull’intero Paese, tanto che la fibra ottica sembra davvero essere un viatico per la ripresa economica, con gli investimenti, i posti di lavoro e la spinta al commercio che porterebbe. Le stime sull’impatto dell’Agenda digitale o, meglio, della sua non applicazione, sono state fatte dall’Università Bocconi, secondo cui se non si raggiungeranno gli obiettivi prefissati entro il 2020, il prodotto interno lordo risentirà a lungo della debacle. L’impatto del piano di sviluppo digitale pesa infatti sul 3% del Pil. La realizzazione della rete, ipotizzata in nove anni, occuperà fra 15mila e 27mila operai, con un fatturato per opere civili compreso fra 7,3 e 13,5 miliardi di euro, e un fatturato per componenti tecnologica stimabile in 7-9-8,5 miliardi di euro. La fibra ottica, insomma, conviene . L’investimento potrebbe riportare l’Italia al passo con gli altri grandi stati europei e aprire spiragli di crescita per il futuro. Viceversa, la rinuncia alle Ngn porrebbe una serie ipoteca sulle possibilità di ripresa economica. Lo sviluppo passa anche da internet.
Non fare la fibra ottica costa caro

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