L’accesso alle news a pagamento su internet è una strategia dannosa per i giornali che la applicano. Lo sostiene Digital First Media , grande distributore statunitense di quotidiani e magazine che, dopo aver provato il meccanismo delle sottoscrizioni online ha annunciato la rimozione del paywall da 75 giornali del gruppo. L’opinione è condivisa dai responsabili dell’area digitale di The Guardian , testata britannica sostenitrice del libero accesso alle notizie via web. Digital First, stando a quanto scritto da John Paton, non ha pronta alcuna alternativa per rimpolpare i ricavi dei giornali digitali, se non sfruttare al meglio le inserzioni pubblicitarie, che al momento non garantiscono entrate sufficienti a sostenere l’intero sistema. Paton sostiene comunque l’inapplicabilità del paywall , a maggior ragione se ibrido (con la lettura gratuita di un numero predefinito di articoli al mese), poiché inadatto al rapido sviluppo dei media digitali, che basano il loro successo sul flusso continuo di informazioni e sui clic multipli (immediati) degli internauti.
Paywall dannoso, Digital First torna free

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