Il Presidente del Consiglio ribadisce che “i migranti sono una risorsa per il Paese”. Si dovrebbe passare dai 30mila annuali degli ultimi sei anni a circa 80mila ingressi di lavoratori dall’estero previsti per il 2022. Per molti imprenditori si tratta di una misura urgente in quanto non trovano manodopera qualificata da assumere
Pronti a raddoppiare: previsti circa 80mila regolarizzazioni
Il governo è pronto a intervenire con un Dpcm su regolarizzazioni e ingressi. Sembrerebbe sbloccarsi l’immigrazione da lavoro in Italia. Il numero dei permessi si preannuncia più che raddoppiato rispetto agli ultimi anni. Si parla di circa 80mila fra nuovi ingressi e regolarizzazioni a fronte dei 31mila dell’ultimo periodo. Per molti imprenditori però non bastano e invocano che si arrivi almeno a 100mila, dal momento che, in Italia, è difficile trovare persone disponibili a svolgere le mansioni più pesanti. Il Premier italiano Mario Draghi sostiene che “bisogna chiedersi come far diventare queste persone risorse nel mondo del lavoro e amici degli italiani” – e continua – “dobbiamo investire molto di più e riformare il sistema”. Saranno ammessi in Italia per motivi di lavoro subordinato non stagionale stranieri nei settori dell’autotrasporto merci per conto terzi, dell’edilizia e del turistico-alberghiero, ma anche dell’agrolimentare e del manifatturiero.
I numeri in Italia
Da luglio gli approdi mensili di migranti non sono mai scesi sotto la quota di 6.900, con un picco di 10mila in agosto. Al 14 dicembre, gli stranieri arrivati in Italia sono 63.062 (erano state 32mila nel 2020, 11mila nel 2019). Il Presidente del Consiglio ripete in Parlamento che l’Italia continuerà a chiedere una gestione dell’immigrazione condivisa, solidale, umana e sicura all’Unione Europea. Quest’ultima deve dimostrarsi all’altezza dei propri valori. Non è sufficiente che sia solo l’Italia a impegnarsi nel favorire corridoi umanitari. Serve un chiaro impegno europeo.
La politica
La Lega di Matteo Salvini è pronta a puntare i piedi facendo leva sui tre milioni di cittadini che percepiscono il reddito di cittadinanza. È li che, secondo la frangia di destra, bisogna ricercare la manodopera che manca. “Non abbiamo ancora visto il testo, ma i numeri non ci convincono” – dice il sottosegretario agli Interni del Carroccio Nicola Molteni – “ma è indubbio che se si fanno entrare migranti regolari bisogna espellere gli irregolari. Questo non sta avvenendo se si pensa solo ai 63mila immigrati sbarcati sinora.”
di Alessandro Bonsi