Twitter ha fatto il botto in Borsa e, secondo gli analisti, a fine 2013 la società farà registrare guadagni per 583 milioni di dollari. Il numero di utenti attuali è 240 milioni e si stima che già entro la fine dell’anno si potrebbero sfiorare i 300 milioni. Il Time ha messo a punto un tool in grado di calcolare quanto un utente sia stato importante nella storia del social network (in base ai follower, al numero dei tweet e altro) e a quanto ammonterebbe il corrispettivo in denaro . Obama ad esempio fa segnare un credito seppur virtuale di 5.163.863 milioni di dollari . Secondo l’algoritmo, 10.330 sono i tweet totali cinguettati dal presidente che vanno divisi per i 2440 giorni di presenza sul network per una media di 42 post giornalieri. Questi ultimi, moltiplicati per i 39.498.049 follower di Obama, danno un totale di potenziali visualizzazioni che superano quota 160milioni, per essere poi ricalcolati in una percentuale realistica di 2.766.611 letture che vanno moltiplicate per 12,45 dollari che la quota stimata per ogni click. Papa Francesco potrebbe batter cassa a Jack Dorsey per quasi dodicimila dollari, mentre Kate Perry e Justin Bieber con un bagaglio di seguaci che supera i quarantasei milioni potrebbero assicurarsi un rimborso milionario quantificabile in 4.372.112 per la Perry, mentre l’idolo delle teenager si piazzerebbe in cima alla classifica dei creditori con 20.924.481 dollari. Jovanotti potrebbe chiedere un saldo di oltre 300mila dollari, mentre Beppe Grillo 367mila dollari.
Quanto vale un profilo su Twitter?

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