Dozhd, la principale tv russa d’opposizione,rischia di chiudere dopo la decisione dei principali operatori via cavo di interrompere la sua diffusione , in seguito alla trasmissione di un sondaggio sull’assedio di Leningrado che ha fatto scandalo. Il canale ha ricevuto una miriade di critiche dopo aver chiesto ai propri spettatori (su piccolo schermo e via internet) se la resistenza di Leningrado , nel corso della Seconda Guerra Mondiale, non abbia causato più vittime e disastri di quante ne avrebbe provocate una resa ai tedeschi. Il sondaggio ha dato il la a una ridda di polemiche e discussioni su uno degli episodi chiave della storia moderna russa, nonché del conflitto che – anche in seguito alla debacle contro l’Urss – portò alla caduta del regime nazista. Gli operatori Akado, Rostelecom e Beeline hanno immediatamente stralciato Dozhd dalla propria offerta, e nei prossimi giorni saranno seguiti da TriColor tv. “E’ un grosso provider, il più importante che ci restava. Inizialmente non aveva ceduto alle pressioni e avevamo grandi speranze – ha detto Mikhail Zygar, caporedattore di Dozhd – . Il suo abbandono segna una svolta. E’ una linea rossa che ci dimostra che è in corso una vera e propria guerra contro di noi” . Il canale è già stato in passato al centro di boicottaggi per le critiche espresse nei confronti di Vladimir Putin.
Russia, tv opposizione verso la chiusura

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